Questa tappa è stata sviluppata/espansa in un Walkscape dedicato a Colbordolo dal titolo "Cronache rimate dal Castello di Colbordolo" partite da QUESTA PAGINA per un visita dettagliata.

Colbordolo è il paese natale di Giovanni Santi, il padre del grande Raffaello. Un piccolo paese  che nel Parco delle Muse e delle Ninfe diventa punto di osservazione privilegiato e tappa obbligata del percorso. 

Colbordolo è in alto e permette una vista sul paesaggio che raccoglie monti e colline, strade bianche  e campi. Lo sguardo intorno al paese permette di cogliere la bellezza e la diversità del territorio della Valle del Foglia, che mantiene una dimensione ancestrale nonostante le radicali trasformazioni avvenute nel tempo.

Una dimensione antica che per prima cogliamo nei paesaggi di sfondo dipinti da Giovanni Santi, attento ai particolari realistici ma nello stesso tempo capace di costruire spazi ricchi di una dimensione mitica; e poi negli acquerelli di Francesco  Mingucci; e ancora, soprattutto per i paesi e i borghi, nei disegni di Romolo Liverani. 

Ma Colbordolo è un osservatorio privilegiato anche da un punto di vista culturale. Giovanni Santi modella un perfetto equilibrio tra natura e cultura, tra il virtuosismo nella resa dei particolari e la capacità di dare ad essi un valore astratto e classico. Così la Natura si combina con le Muse, che abitano nel Tempietto realizzato per Urbino. Ma è da Colbordolo che la sua sensibilità al paesaggio prende le mosse, affinandosi grazie al clima culturale di Urbino e facendolo diventare un grande artista, un umanista e un musicista. 

L’abbandono del “paternal suo nido”nel 1446, in seguito all’incendio di Colbordolo da parte di Sigismondo Malatesta, e il trasferimento a Urbino aprono all’artista l’ opportunità di portare la verità del paesaggio rurale nella dimensione colta del Rinascimento, facendo emergere i valori perpetui che hanno anche le piccole cose.