A Fermignano è possibile seguire la traccia di un percorso disegnato dalla presenza di un poeta. 


Torquato Tasso fu qui e vi scrisse un’Ode. La sua poesia si espande nel paesaggio, che è il cuore della scrittura. Così si profila un acquerello che è come una pagina scritta, composta di singoli elementi che si legano strettamente l’uno all’altro in modo fluido, rendendo necessari gli uni agli altri. Le architetture, le presenze umane, gli elementi della natura: sono parti di un territorio percepito in modo omogeneo, come è nei “ritratti” delle cittadine della Provincia di Pesaro e Urbino di Francesco Mingucci che legava sempre strettamente le immagini urbane al contesto paesaggistico in cui erano inserite.

Passeggiare lungo questo percorso propone di cogliere l‘unitarietà del paesaggio che c’era, che era evidente nelle cartografie roveresche, ed è ora interrotta.

E quello di Fermignano è uno dei possibili percorsi che mettono in connessione luoghi anche lontani. Un filo rosso lega infatti i paesaggi della provincia di Pesaro e Urbino ed è la memoria letteraria: Perticari, Pascoli, Tartufari, Volponi, Tombari e Torquato Tasso, a Pesaro e a Fermignano.

Concept: Roberto Vecchiarelli, Antonella Micaletti

Conduzione: Manuela Ivaldi

Digitalizzazione: Settimio Perlini

Voce recitante: Elisabetta Marsigli

Fondi documentari Biblioteca e Musei Oliveriani

Foto archivio contessa Eugenia Carotti Rigi Luperti, Sandro Pesaresi, Settimio Perlini

Bibliografia: 

Rafaella Michelangelo, I Bonaventura. Una famiglia del patriziato urbinate, Grafiche Stibu, Urbania 1999

AA,VV, a cura di Mario Luni, Castrum fimignani, Castello del ducato di Urbino, Banca Popolare 1993