La nobiltà fanese era una nobiltà civica, patriziale, una nobiltà urbana ovvero di reggimento. 

Lo stile di vita more nobilium sanciva l’effettiva appartenenza ad una classe nobile che apriva all’esercizio effettivo delle prerogative nobiliari.

Già dall’età del feudo, non si apparteneva alla gerarchia feudale perché si era nobili per genere di vita, ma viceversa.

Tanti i segni ancora oggi visibili nel centro di Fano degli elementi che hanno caratterizzato la vita di una classe nobile che soprattutto tra il 1500 e il 1700 ha segnato la vita culturale della città:  i simboli araldici che raccontano dello spirito di appartenenza a gruppi chiusi ed esclusivi,  i palazzi che sancivano lo stile di vita adeguato al ceto, i testi che ne delineano i costumi  (L’istoria della nobiltà di Fano, la Ginipedia), i luoghi che hanno dato una svolta alla vita cittadina come il teatro, i documenti che attestano le cariche ricoperte, presupposto fondamentale dello stile di vita nobile, le collezioni, i rapporti con la campagna.

Elementi fondamentali per delineare la storia di Fano e della sua nobiltà nella Marca pontificia, oggi sono frammenti slegati che possono disegnare una lettura delle grandi trasformazioni della città.

Un ringraziamento particolare a Giovanna Patrignani e all’Archivio di Stato di Fano.

Walkscape: Antonella Micaletti

Foto 360: Settimio Perlini

Prossimo appuntamento: Domenica 15 Ottobre alle ore 15.00.