A Pesaro non ci sono più case editrici e le tipografie hanno un ruolo diverso che in passato. Ma  dal ‘700 è in quei luoghi che la vivacità culturale della città ha dato vita a libri, pubblicazioni e giornali che hanno diffuso il sapere, la ricerca e le informazioni, con un spirito moderno che identificava Pesaro come una cittadina culturalmente vivace.   

Da quella più antica di Niccolò Gavelli a quelle di Nobili, Federici, Rossi e  Terenzi, il lavoro delle tipografie pesaresi ha dato luce ai libri di Giovan Battista Passeri, di Annibale degli Abbati Olivieri, diffondendo una cultura destinata ai nuovi intellettuali; e si sono stampati i primi giornali, con notizie di informazione generale, ma anche molto settoriale.

I luoghi non sono più riconoscibili, ma grazie al patrimonio della biblioteca Oliveriana e dell’Archivio di Stato sono identificabili. E richiedono un grande sforzo di immaginazione: un percorso tra libri e documenti, da una raccolta ad un’ altra.

Come dice Roberto Vecchiarelli, “Un paesaggio di carta”.

Fonti: Archivio di Stato, Biblioteca Oliveriana, Mariangela Albertini, Niccolò Gavelli.Tipografoe  libraio di Provincia (Patron), archivio Stroppa Nobili

Sulle tracce di Gavelli, Nobili, Federici, Rossi e Terenzi

Prima uscita: 24 Settembre Ore 10