Secondo il medico e filosofo Mannarino occorrevano 100 passi per attraversare da occidente a oriente Mesagne, la città a forma di cuore, e 450 da nord a sud, quando nel XVI era ancora stretta nello spazio fortificato delle sue mura, del suo castello e delle 22 torrette di avvistamento.

Sulle tracce di quei passi, facendoci guidare dalle immagini e dalle parole degli storici, il walkscape propone un percorso a tappe alla scoperta del tracciato delle antiche mura che oggi delimitano lo spazio del centro storico e di ciò che resta delle “Torri, giardini e fossi antichissimi” che Mannarino vide e descrisse, riservando non poche sorprese anche ai cittadini più attenti.

Una città a forma di “nobilissimo cuore umano”: così descrive e disegna Mesagne Cataldo Antonio Mannarino, autore di un noto volume manoscritto dal titolo Memorie storiche su Mesagne del 1596 circa, conservato nella biblioteca Nazionale di Napoli e recentemente pubblicato. A lui si deve la mappa che “fotografa” la città sul finire del XVI sec: un cuore non solo nella forma, ma anche nella sostanza, per la centralità di Mesagne tra Adriatico e Ionio, tra importanti città commerciali e via di comunicazione e per il dinamismo dei suoi abitanti che sin dal XVI formularono un’idea di città che ancora dialoga con noi contemporanei. 

Una città circondata, prosegue Mannarino, da “quattro numi: Pomona, Atene, Demetra e Bacco” non presenze fisiche, né statue, ma potenti personificazioni, colte e nobilitanti, dei prodotti della terra - olio, grano, vite, frutti – che arricchivano l’economia della città. 

Una ricchezza che è in continuità con le notizie riportate dagli storici e geografi antichi, primo tra tutti Strabone, che elogia la ricchezza e la bellezza della terra dei Messapi e con l’uso che i romani fecero della pianura salentina, che divenne dopo il III sec il granaio di Roma. 

Ancora nel 1844 nel “Poliorama pittoresco” F.D.P. Demitri scriveva “La salubrità dell’aria di Mesagne ha contribuito mai sempre alla valida salute degli abitanti, ai quali non mancano i comodi necessari di vita, provvisti come sono di ottimi giardini abbondanti di squisiti frutti, di estesi vigneti da quali si ritraggano vini poderosi, di ampie coltivazioni di ulivi di varie specie, il cui olio si spande per varie province del regno e si esporta anche all’estro, di buone ortaglie, ottimi grani, legumi in abbondanza, erbaggi e pascoli pingui, e perciò di buoni latticini e lane. Vi sono pure buone acque sorgive dolci. Insomma, nulla manca ai suoi abitanti per il loro benessere”


Il Walkscape, ideato e implementato dalla prof.ssa Giovanna Bozzi con gli allievi del Liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne, è parte delle attività didattiche del “PON Patrimonio”, un progetto del Liceo “Epifanio Ferdinando” di Mesagne, in rete con il Liceo Artistico “ E.Simone” di Brindisi per il Potenziamento dell’educazione al patrimonio storico, artistico e paesaggistico finanziato con i Fondi Strutturali Europei.


Le informazioni si basano sui testi indicati in bibliografia, sulle informazioni dei testimoni e sulle immagini delle collezioni private di Mimmo Stella ed Elisa Romano, che qui si ringraziano.


- Storia di Mesagne [frammenti] – 1596 circa, di Cataldantonio Mannarino, 2018
_ Liliana Giardino, I vicinati della terra di Mesagne tra XVI e XVIII secolo. Dalla conoscenza alla comunicazione, alla valorizzazione, Ed. del Grifo, Cavallino 2015
_ Liliana Giardino, L'urbanistica di Mesagne in età messapica e romana. Archivi e GIS per una ricostruzione della storia della città e del suo territorio, Ed. del Grifo, Cavallino 2007
- Luigi Greco,Storia di Mesagne in età barocca, Schena editore, Fasano 2001
- Sulle antiche orme, studi di cultura mesagnese, a cura di Marcello Ignone, Cresec BR/23, Mesagne 1997
- Antonio Profilo, Vie, piazze, vichi e corti di Mesagne, 1894, Schena ed., ristampa anagrafica, 1993
- “Poliorama Pittoresco”, anno VIII 1843-1844, Napoli, pp. 355-356 (da http://books.google.com)
- http://www.comune.mesagne.br.it/content/view/63/101/
- www.radicionline.com
- www.fondazioneterradotranto.it
- www.promocultura.net
- www.brundarte.it
- www.brindisiweb.it
- www.itriabarocco.net
- www.bibliotecadeleo.it

pagine consultate maggio-agosto 2019

Giovanna Bozzi - Docente di Storia dell’arte - Esperta di Educazione al Patrimonio culturale