Via Cagolino è la strada che congiunge Pontevecchio a Montefabbri ed è la suggestiva strada percorsa nella seconda metà dell’800 da un gruppo di masnadieri che fece la storia del banditismo locale e cioè la banda di Terenzio Grossi, indicata come Il percorso dei briganti. In effetti i racconti di incontri e scontri con i briganti echeggiano in quest’area, nota per casi di furto, omicidio, occupazioni armate. Questi i nomi dei componenti della banda: Terenzio Grossi,  Sante Frontini, detto Mengón, Luigi Trebbi, detto Cacabasso, Gaetano Gerboni, detto Il bel Gaetano, Olinto Venturi, detto Zinzìn,  Biagio Olmeda, Pietro Pandolfi,   Giuseppe Alunni, detto Il Pajno, Marco Grossi, fratello minore di Terenzio e pentito nel 1861 per i crimini commessi insieme alla banda,  Baldassare Maccagli, Giovanni Battelli, detto Pietraccio

Oltre alle numerose pubblicazioni, ai documenti conservati nell’archivio di stato di Pesaro e al lungometraggio di Claudio Ripalti, si rimanda alla sintesi pubblicata su www.visitvallefoglia.it .

Se si percorre via cagolino da Pontevecchio a Montefabbri l’attenzione è focalizzata sul paesaggio che offre uno sguardo ampio e vario a seconda delle stagioni; se si percorre la strada in senso inverso a poco più di metà strada lo sguardo si apre sulla vallata costellata di capannoni industriali: un colpo d’occhio sulla trasformazione del territorio.

La chiesetta di sant’Andrea,  sempre in ordine e decorata, interrompe lo sguardo sul bellissimo paesaggio. Edificata negli anni ’50 del Novecento, in memoria dell’antica chiesa omonima medievale demolita nel secondo dopoguerra, che era situata nelle vicinanze. Al suo interno c’è l’altare originale in pietra, e su di esso una iscrizione in latino testimonia la presenza delle reliquie di Sant’Andrea Apostolo, di papa Sisto IV e di Santa Concordia.

Non lontano si trova la casa del Beato Sante, oggi proprietà privata. Ancora oggi si svolge una processione tra Montefabbri e Mombaroccio, dove è eretto il santuario in suo nome.