All’antico mulino nel 1700 vennero aggiunte le turbine “Breda”, diventando un mulino a cilindri e cambiando profondamente a sua struttura. Nel 1916 la società Ridolfini -Carboni lo trasformò in una centrale elettrica ma per 50 anni alcune famiglie di mugnai continuarono ad utilizzarlo come abitazione, mulino a grano, magazzino; come la famiglia Agapiti, in cui a prendere la gestione del  mulino fu Ivo di soli 12 anni. Nel 2002 L’Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica di Pesaro lo restaurò e lo adibì a produzione di energia idroelettrica, realizzando anche della abitazioni. 

Oggi l’edifico raccoglie una collezione di oggetti della civiltà contadina di fine ‘800-primo ‘900  e permette dunque di accogliere i visitatori che possono ricostruire la storia del mulino dai pannelli didascalici e vedere ancora l’antica opera di captazione delle acque  e il canale che sono gli stessi che alimentavano l’opificio nel 1600.