La vera e radicale trasformazione  di Pesaro, così come di tante altre città, avvenne quando si decise di abbattere le mura e le porte. Porta Fano era stata costruita per volontà di Gordiano Perticari. 

L'eliminazione della chiusura delle città corrispondeva ad una idea di espansione. La porta cominciò ad essere smantellata intorno al 1909 e alcune porzioni di colonne si trovano davanti a villa Ugolini, in viale Trieste (lato Fano); le antiche mura vennero  abbattute tra il  1911 e il 1914 per ordine del sindaco Ugo Tombesi, chiamato anche Ugo il demolitore; ma non fu l’unico a prendere decisioni considerate utili da un punto di vista igienico sanitario e vicine ad una visione progressista.

Le pietre delle mura sono state utilizzate per il fondo di piazzale Carducci. Oggi può un po’ colpire sapere che pietre antiche sono il fondo di un parcheggio. Ma anche a questo Pesaro si apriva.