Chiesa dell’Immacolata, Via Brindisi

Proprio sulle scale dell’antica chiesa, tra la facciata dell’edificio e il convento francescano ora trasformato in albergo, è possibile osservare dall’esterno la forma che avevano le antiche delle mura della città e verificare la forma di “nobilissimo cuore umano” di cui parla il Mannarino. 

Col tempo le mura, le torrette e il fossato sono state riassorbite dalle abitazioni e il perimetro del centro storico risulta più avanzato rispetto al perimetro delle mura. Di questo ci renderemo conto nella tappa all’interno delle mura.

Le immagini mostrano le trasformazioni della zona nel tempo: al centro, sempre e comunque la colonna votiva, luogo di appuntamento per i giovani di Mesagne.

Da questa posizione è possibile anche osservare un aspetto rilevante del centro storico della città: la formazione sopraelevata rispetto alla pianura circostante del centro storico, una sorta di acropoli, ricca d’acqua e ben difendibile che fece scegliere, nella tarda età del ferro al popolo Japigio, questo territorio come luogo di insediamento, di cui si trovano i resti nella necropoli di vico Quercia.

Tra breve, dopo aver attraversato il perimetro del Castello nella tappa successiva, nella tappa 4 visiteremo all’interno del magazzino Crovace, potremo renderci conti del dislivello esistente tra la piazza e la porzione di città all’interno delle mura.