“Lo svolgersi delle aspirazioni a una maggiore civiltà”. Così si legge nella relazione del Piano Regolatore del 1883 che diede nuova forma alla città e cercò di rispondere alle esigenze della modernità, iniziate con la costruzione della stazione ferroviaria nel 1865, a cui seguì una fase di espansione urbana, visibile nella documentazione cartografica, e di incremento demografico. Le preoccupazioni degli amministratori riguardavano il collegamento della Stazione con il porto, il decoro e l’igiene urbana: problemi comuni alle città di fine Ottocento.

Il Piano Regolatore prevedeva inoltre la costruzione di un rettilineo fino al mare, l’attuale corso Umberto e corso Garibaldi e, lungo la direttrice di corso Roma, spostava l’asse della nuova città ad est. Lungo questo rettilineo sorsero i caffè, i chioschi e gli alberghi che accoglievano i viaggiatori diretti al porto, alcuni dei quali tuttavia giungevano al porto a bordo di un treno dedicato che finiva alla Stazione Marittima. Treni dai nomi suggestivi, che hanno attraversato la città fino alla fine del XX sec., di cui parleremo nella prossima tappa.