Usciti  dalla casa e ripreso il sentiero si arriva in un piccolo tratto di selva intatta, che presenta una grande varietà di flora e fauna. E’  vicina ma non eguale a quella della ancor più antica area di san Nicola. Si chiama selva proprio perché mantiene una natura antica, non troppo diversa da come doveva essere all’origine. Anche se in realtà è uno spazio che cambia continuamente.

 E’ un passaggio breve ma molto intenso da un punto di vista emozionale, che cambia radicalmente  a seconda del periodo dell’anno e delle condizioni metereologiche. I colori, le chiome più o meno folte degli alberi, i solchi nello stradino che a volte diventano profondi per il passaggio dell’acqua piovana; e gli odori, più intensi quando il muschio cresce abbondante o più delicati quando la terra è secca e lascia sentire anche l’odore delle erbe che crescono spontanee. Ci sono periodi dell’anno in cui sotto gli alberi è quasi buio, altri in cui le foglie non riparano dal sole. E anche gli animali sono diversi nei corso dei mesi.

Una curiosità è rappresentata dai frammenti di piccole piastrelle, o dalla presenza di oggetti vari che si trovano scendendo. Una volta abbiamo trovato una caffettiera!

Nel prossimo tratto questa curiosità è ancora più accentuata.