Dove si trovasse esattamente la tipografia di Annesio Nobili è oggetto di discussione. Antonio Brancati la indica in via San Martino Vecchio, oggi via Annesio Nobili. Le ricerche nell ‘Archivio di Stato , però, non confermano questa ipotesi, e indicano invece la tipografia in Piazza Grande, oggi Piazza del Popolo. E’ verosimile che la bottega di Nobili si trovasse appena dietro la Piazza.

Sicuramente, quando la tipografia di Gavelli entrò in difficoltà e venne ceduta a Giambattista Rosa, Nobili avviò la sua attività e potè godere di un quasi totale monopolio della stampa. Aprì l’attività nel 1823 con grande modestia - si qualificava  “artigiano della stampa”-  ma in realtà aveva molta  esperienza, maturata a Bologna. Il riconoscimento come “Impressore Camerale, Vescovile, Pubblico ed Accademico” da parte dell’autorevole rappresentante della Delegazione Pontificia Benedetto Cappelletti garantì  al suo lavoro un valido sostegno. Divenne il più importante nella zona tra Pesaro, Senigallia, Urbino e Fano.

La qualità del lavoro, la ricchezza di materiali nuovi e la rete di relazioni con altre librerie non passò inosservato al circolo di intellettuali raccolti intorno a Giulio Perticari e Costanza Monti, tanto che Giacomo Leopardi gli fece stampare le sue Canzoni.