L’antica Abbazia di Sant’Angelo di Gaifa, già attiva nel 1110, come attesta  una bolla di Papa Pasquale II, originariamente sorgeva attigua alla Pieve di Gaifa, poco distante da Canavaccio in territorio di Urbino.  Nel XII secolo, durante la guerra tra Guelfi e Ghibellini,  tra saccheggi ed incendi il monastero subisce ingenti danni che ne compromettono seriamente l’agibilità. Per miglior sicurezza nel 1277 viene riedificato dall’Abate Giovanni al di la del fiume Metauro, nel sito dove sorge tutt’ora nella corte di Pagino in Comune di Fermignano.

Una iscrizione in latino sopra la facciata del monastero indica nell’anno 1277 la ricostruzione della abbadia in questo luogo. E’ anche il periodo del suo massimo splendore.

Dopo un periodo di completa decadenza il monastero nella seconda metà dell’800 venne acquistato dalla famiglia Lucciarini di Fossombrone.  Nella trasformazione da Monastero a Villa,  la struttura architettonica  subì delle sensibili modifiche. Del grande fabbricato conventuale con annesso cortile interno è rimasta un’ala dove al posto delle celle dei monaci sono state ricavate delle stanze più ampie. La chiesetta, accorpata allo stabile è stata restaurata ed ancora oggi, in particolari occasioni vi si celebra la messa